Stress da Lavoro Correlato
Lo stress da lavoro correlato (SLC) è una condizione negativa che riguarda il lavoratore il quale riscontri sintomi fisici emicranie, mal di testa cronici, disturbi gastrointestinali e psicologici, come sindrome da fatica cronica, ansia, disturbi del sonno, attacchi di panico e depressione.
Cause
Il lavoratore colpito da stress correlato non si sente più in grado di rispondere alle richieste o alle proprie aspettative.
Determinate categorie di lavoratori sono più esposti al rischio di stress da lavoro correlato a causa della tipologia di ambiente di lavoro in cui si trovano ad operare, i più colpiti sono, ad esempio, medici, infermieri, avvocati, forze dell’ordine, e gli educatori che riscontrano problemi di stress fino ad arrivare al cosiddetto burnout.
La legge non prevede un elenco dettagliato di cause che concorrono allo stress, ma si limita a definire una serie di fattori che possono essere legati ad esso, come ad esempio l’organizzazione dei processi aziendali, le condizioni di lavoro e ambientali, la comunicazione e dei fattori soggettivi.
Per questo ERSAF ha strutturato un Progetto di Ricerca scientifica finalizzato alla valutazione dei parametri psicofisici indicativi dello SLC:
- ECG Real Time
- Test di valutazione psicofisica
- Valutazione Pressione Arteriosa
- Valutazione BPM
Lo stress da lavoro correlato è disciplinato in italia?
Sì, a livello giuridico lo stress da lavoro correlato è stato, in un primo momento, disciplinato nell’Accordo europeo stipulato a Bruxelles l’8 ottobre 2004, mentre in Italia le stesse previsioni sono state percepite quattro anni dopo.
L’Accordo interconfederale italiano del 2008 prevede l’istituzione di un’apposita Commissione e che lo stress da lavoro correlato possa riscontrarsi in qualsiasi luogo di lavoro, indipendentemente dal tipo di lavoro e dalla dimensione aziendale.
Alcune modifiche e obblighi sono state poi successivamente introdotte nel testo unico per la sicurezza sui luoghi di lavoro D.Lgs 81/2008 e s.m.i.
E-Health Collaboratori in Salute 4.0
E-Health – Collaboratori in Salute 4.0 è un progetto di Ricerca Scientifica Transizione 4.0 che mira a migliorare il livello di salute dei dipendenti e dei collaboratori delle aziende che parteciperanno al progetto con una tecnologia innovativa.
Collaboratori in Salute 4.0 offre infatti a tutti i dipendenti, ai collaboratori ed ai medici competenti una piattaforma avanzata connected healthcare capace di monitorare in tempo reale la salute dei dipendenti. Per migliorare le prestazioni di questi ultimi, e di conseguenza migliorare il livello di produzione intercettando le carenze operativo-funzionali delle routine lavorative, occorre in primo luogo monitorare e migliorare lo stato di salute dei collaboratori e di tutto il personale.
La letteratura è unanime nel ritenere una risorsa umana altamente stressata ed in burn-out inadeguata nell’erogare servizi dedicati con un livello di alta precisione e cura come richiesto in ogni ambiente di lavoro moderno.
Per questo motivo il progetto e-Health Collaboratori in Salute 4.0 offre al personale operante uno strumento innovativo e migliorativo delle proprie condizioni di lavoro, applicando comodi devices che trasmetteranno i dati in tempo reale alla piattaforma connected healthcare. I dati acquisiti grazie all’utilizzo di dispositivi biomedicali indossabili e wireless ovvero, Pressione, FC, HRV, SpO2, ECG ed i dati anamnestici (patologie, interventi, allergie, farmaci, vaccini, referti clinici) messi a disposizione dei medici del lavoro di ogni singola struttura, verranno arricchiti successivamente – oltre che da tali misurazioni biometriche in tempo reale – dai risultati di specifici test attitudinali e diagnostici che verranno somministrati con cadenza regolare al fine di monitorare il livello di stress e di burn-out.
Grazie alla somministrazione continua di tali test ed al raffronto con i dati biometrici il dipendente/collaboratore può usufruire di un processo operativo che lo mette al centro della produzione, aiutandolo a migliorare le proprie prestazioni ed il proprio livello di benessere percepito, puntando al suo empowerment ed all’implementazione di una self-efficacy che gli permetteranno di non percepirsi più come soggetto passivo bensì come soggetto proattivo nel processo produttivo. Egli potrà essere assistito da un team di psicologi esperti che monitoreranno i suoi livelli di stress e burnout proponendo, qualora necessario, strategie di intervento e risoluzione delle problematiche che egli affronta quotidianamente nelle sfide lavorative e che gli potranno permettere di non subire i processi produttivi bensì agirli proattivamente e migliorare quindi il suo livelli di salute globale.
Gli psicologi impiegati nel progetto potranno offrire anche spazi di ascolto individuali e/o di gruppo per garantire idonei livelli di supervisione delle pratiche di salute adoperate dagli operatori socio-sanitari e che rientrano nei percorsi di salute e sicurezza individuati dalla legge 81/08.
Grazie a tale percorso ci si attende di migliorare i livelli prestazionali individuali ottenendo parallelamente un abbassamento degli eventi avversi clinici che sono assai frequenti quando il personale lavora in condizioni di forte stress.
L’innovatività del progetto consiste nella creazione di un percorso operativo virtuoso grazie al quale il dipendente, consultando la piattaforma connected healthcare, può monitorare di persona il suo stato di salute e mettere in atto comportamenti e buone prassi migliorative per correggere eventuali stili di lavoro non salutari.